Se non conoscessi il percorso di Benitez penserei male e mi porrei questa domanda: starà mica tentando di farsi mandar via?
Quando un allenatore bravo ma impegnativo come lui – che molto ha vinto – giunge a dire “io alleno i giocatori che mi mettono a disposizione” e presenta due formazioni palesemente sbagliate, vuol dire che le richieste che aveva avanzato non sono state soddisfatte e che si sente meno responsabile di risultati e gioco.
Una sfiga atroce i preliminari diChampions per questo Napoli ambizioso ma che deve spiegarsi in fretta tante cose: l’uscita da Europa-1 è di quelle che lasciano il segno non tanto per i 30 milioni in meno (anche per quello, certo) quanto piuttosto per le crepe apertesi nel gruppo che verosimilmente la sconfitta allarga.
Le partenze di Reina – grande personalità, portiere da Bayern – e Behrami, mai in sintonia col tecnico al punto che ha chiesto lui di andarsene, non sono state per ora compensate da arrivi di pari livello – irrisolti peraltro i limiti difensivi e di gestione del vantaggio evidenziati fin troppo chiaramente la scorsa stagione.
Il tempo per rimediare è poco ma c’è; de Laurentiis è di fronte a un bivio: o acquista chi serve realmente per ritrovare sintonie e competitività ricaricando i vari Higuaìn, Insigne, Callejòn, oppure fa una scelta estrema, complicata dal fatto che la maggioranza della tifoseria è dalla parte del tecnico.
Se non conoscessi il percorso di Benitez penserei male e mi porrei questa domanda: starà mica tentando di farsi mandar via?
Quando un allenatore bravo ma impegnativo come lui – che molto ha vinto – giunge a dire “io alleno i giocatori che mi mettono a disposizione” e presenta due formazioni palesemente sbagliate, vuol dire che le richieste che aveva avanzato non sono state soddisfatte e che si sente meno responsabile di risultati e gioco.
Una sfiga atroce i preliminari diChampions per questo Napoli ambizioso ma che deve spiegarsi in fretta tante cose: l’uscita da Europa-1 è di quelle che lasciano il segno non tanto per i 30 milioni in meno (anche per quello, certo) quanto piuttosto per le crepe apertesi nel gruppo che verosimilmente la sconfitta allarga.
Le partenze di Reina – grande personalità, portiere da Bayern – e Behrami, mai in sintonia col tecnico al punto che ha chiesto lui di andarsene, non sono state per ora compensate da arrivi di pari livello – irrisolti peraltro i limiti difensivi e di gestione del vantaggio evidenziati fin troppo chiaramente la scorsa stagione.
Il tempo per rimediare è poco ma c’è; de Laurentiis è di fronte a un bivio: o acquista chi serve realmente per ritrovare sintonie e competitività ricaricando i vari Higuaìn, Insigne, Callejòn, oppure fa una scelta estrema, complicata dal fatto che la maggioranza della tifoseria è dalla parte del tecnico.
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