Introduzione di Dario Fo: "In questi giorni sto rileggendo, in prospettiva della sua pubblicazione, le bozze di "In fuga dal Senato", il testo scritto da Franca sulla sua esperienza al Senato, dove è rimasta esattamente due anni, dal 2006 al 2008, soffrendo di quella società che lei ha chiamato: “Il frigorifero dei sentimenti”. Mi sono trovato con sorpresa dinnanzi a momenti di cui non avevo nemmeno intuito la drammaticità e, spesso, il grottesco più smaccato, messo in scena da senatori e deputati che, salvo eccezioni, facevano di questo loro impegno una triste palestra degli interessi privati. Giunto a pagina 146 mi imbatto nel resoconto della votazione di un provvedimento proposto da Clemente Mastella, un figuro che allora faceva parte del governo nel ruolo di Ministro della giustizia, ruolo ottenuto con bassi ricatti di cui Franca narra la spietatezza mafiosa proprio all’inizio di questa sua testimonianza. Ad un certo punto ho sussultato vistosamente davanti a un passo che aveva del magico. Proprio l’altro ieri, 1 agosto 2013, avevamo goduto della buona, anzi, ottima novella dell’epilogo del processo per frode fiscale a carico del nostro eterno presidente Berlusca. E oggi, come per incanto, ecco svolgersi davanti a me la scena storica in cui si decide, con lo solita spudorataggine, di favorire i soliti associati della casta. Eccovi la sequenza in questione: apriamo il sipario. È Franca che racconta